Sconfinamento su fido bancario: tutte le conseguenze
In questo articolo entriamo nei dettagli dello sconfinamento del fido bancario, concentrandoci in modo particolare sulle conseguenze.
Con il solito approccio semplice e pratico, cerchiamo di capire:
- Cos’è lo sconfinamento del fido;
- In quali situazioni può verificarsi uno sconfino;
- Cosa puoi fare per evitarlo;
- Le conseguenze dello sconfinamento fido.
Cos’è lo sconfinamento del fido bancario
Quando abbiamo parlato del fido bancario (puoi rivedere l’articolo QUI), siamo partiti dal concetto di fiducia.
Il fido che la banca concede alla tua azienda, ti permette di poter utilizzare soldi che non hai sul conto corrente.
Ad esempio: Se una banca ti concede un fido di 10.000 euro:
- Hai la possibilità di utilizzare il saldo di conto corrente fino a -10.000 euro;
- La banca ti addebita una Commissione Disponibilità Fondi;
- Pagherai gli interessi SOLO sull’importo a debito e per i giorni di utilizzo;
Quando si verifica lo sconfino (detto anche “fuori fido”)?
Lo sconfinamento si verifica quando il saldo del tuo conto corrente va a debito per un importo maggiore dei 10.000 euro di fido che la banca ti ha concesso.
Nel nostro esempio, se oggi il mio saldo è di + 12.000,00 euro, sto sconfinando per 2.0000,00 euro.
In quali situazioni può verificarsi il “fuori fido” bancario
Lo sconfinamento del fido può essere la conseguenza di diverse situazioni, che suddividiamo in due diverse categorie:
- Sconfinamento creato da maggior utilizzo del fido: In questo caso hai speso più denaro di quello che ti ha concesso la banca con il fido (derivante da emissione assegno, prelievi bancomat, addebito mensile della carta di credito, in alcuni casi dall’addebito della rata del finanziamento;
- Sconfino Tecnico in fase di rinnovo del fido: La banca ad esempio ti ha concesso un fido temporaneo a scadenza il 30 giugno 2021. La tua azienda però alla scadenza ha ancora bisogno del fido e chiede una proroga ma la pratica di rinnovo del fido viene perfezionatain ritardo il 10 agosto (es. hai ritardato tu nella consegna del bilancio e la banca aveva accumulo di pratiche da deliberare). In questo caso lo sconfino di 40 giorni viene segnalato anche il saldo del conto presenta un debito inferiore ai 10.000 euro;
- Sconfinamento derivante da riduzione / revoca fido bancario da parte della banca. E’ la situazione più grave in quanto la banca ha deciso la tua azienda NON è più meritevole della sua “fiducia”;
Come evitare lo sconfinamento del fido
Sei sei un piccolo imprenditore e non hai ancora avuto seri problemi, molto probabilmente stai pensando che hai il tuo amico direttore che, al bisogno, ti lascia ancora sconfinare (?).
In questo caso devi prestare molto attenzione!
Quello che percepisci oggi come un “favore”, potrebbe costarti caro a breve.
Siamo in un contesto economico “molto delicato” abbinato all’introduzione di Norme Europee sempre più restrittive: se non stai attento rischi di trovarti in una morsa.
Come impprenditore devi avere una corretta gestione finanziaria della tua azienda, pianificando con attenzione i flussi di cassa … in questo contesto nulla può essere lasciato al caso!
Le conseguenze dello sconfinamento del fido bancario
Utilizzare il fido oltre l’accordato dalla banca, ha una serie di conseguenze negative che, a seconda della gravità, riduce drasticamente la reputazione bancaria della tua azienda.
Le prime conseguenze certe sono:
- Segnalazione dello sconfino nella centrale rischi Banca d’Italia e nelle quattro centrali rischi private (Eurisc gestita da Crif, Experian, CTC e Assilea);
- Peggioramento del rating che le banche assegnano alla tua azienda;
- Difficoltà ad accedere a nuovo credito e aumento del rischio di riduzione / revoca affidamento da parte della banca;
- Aumento delle condizioni (tassi e spese) che ti applica la banca, giustificato dal fatto che la tua azienda è “rischiosa”.
Dai punti che trovi qui sopra, cliccando sui vari link, puoi accedere ad altri articoli per approfondire le varie banche dati finanziarie, che incidono fino al 70% sulle valutazioni di merito creditizio della banca.
Per darti una prova concreta puoi approfondire la Nuova definizione di default bancario entrata in vigore il 1′ gennaio 2021 e le nuove Norme EBA (European Banking Authority) introdotte il 30 giugno 2021.
In un contesto in cui la figura del vecchio direttore di filiale, che conosceva benissimo te e la tua azienda, ha gradualmente perso autonomia di delibera lasciando spazio a rating automatizzati, come imprenditore se non vuoi subire la relazione con la banca devi assolutamente sapere come ragiona la banca e come valuta la tua azienda.
Vuoi davvero relazionarti alla pari con le tue banche?